01 Giugno 2022

"Bene i sanitari alla parata del 2 giugno. Anche i simboli contano, ma non bastano: alla sanità serve ben altro”

Di NS
“Il Nursind plaude all’iniziativa. Lanciammo questa proposta già nel 2020, nel pieno della pandemia, in una lettera al Capo dello Stato”   
di Andrea Bottega*

Chi meglio dei professionisti sociosanitari, infermieri in testa, rappresenta un baluardo della sicurezza nazionale? Bene, dunque, saperli al fianco delle Forze armate alla parata del 2 giugno per la ricorrenza della Festa della Repubblica.

Una decisione che non può non vederci d’accordo, dal momento che fu proprio il Nursind il 3 marzo del 2020 a lanciare questa proposta in una lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Eravamo in piena pandemia e l’impegno sia professionale che umano del personale sanitario toccava dei livelli incredibili nella lotta al Covid-19.

Siamo consapevoli, ma lo sapevamo anche allora, che si tratta di un’iniziativa simbolica perché, è evidente, che la sanità ha bisogno di ben altro. Le deficienze del comparto, infatti, non si risolvono con una cerimonia, tuttavia i simboli possono aiutare per lo meno a dare forza agli infermieri. Valeva nei mesi bui dell’emergenza pandemica e vale a maggior ragione oggi, visto che la categoria è sempre più in affanno, perché sotto organico, ed è frustrata dai mancati riconoscimenti economici e di carriera.

L’auspicio è che proprio giugno possa essere il mese giusto perché il rinnovo del contratto di comparto finalmente esca dal limbo di indeterminatezza in cui si trova da molti mesi. In modo da poter vedere delinearsi una risposta concreta all’impegno che da sempre gli infermieri mettono a tutela della salute.

*Segretario nazionale Nursind
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