29 Marzo 2023

Farmaci, il Parlamento chiede più trasparenza ed efficienza su spesa e procedure

Domani la discussione sulla risoluzione M5s. Il primo firmatario Quartini a Nursind Sanità: "Istituiamo subito anche una casa farmaceutica pubblica per le emergenze"

Di Marta Tartarini

Rendere più virtuosa la spesa farmaceutica, riducendo gli sprechi e contenendo i costi, con lo scopo di aumentare la qualità dei farmaci e la trasparenza del processo di commercializzazione. Questo l'obiettivo del Movimento cinque stelle che ha presentato in commissione Affari sociali della Camera una risoluzione che sarà discussa domani. 
L'iniziativa parte da un considerazione molto semplice: "La spesa farmaceutica - si legge in premessa - è senza dubbio una componente rilevante delle risorse che lo Stato investe ogni anno e, per tale ragione, richiede un attento monitoraggio e un'efficace governance". Il primo firmatario, il deputato Andrea Quartini, spiega a Nursind Sanità che ogni anno solo la spesa farmaceutica assorba tra i 20 e i 30 miliardi, una quota che rappresenta circa un quarto del costo sanitario totale. "Con questa iniziativa - osserva - vogliamo richiamare l'attenzione di tutti i gruppi sulla necessità di una gestione più virtuosa".

Il primo aspetto su cui si concentra la risoluzione è quello della trasparenza. I pentastellati chiedono la desecretazione degli atti che portano alla commercializzazione dei farmaci. Nel testo si legge infatti che "le negoziazioni tra l'autorità regolatoria e le aziende farmaceutiche sono confidenziali e dunque il mercato è tutt'altro che concorrenziale". Anche gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese "non sono in chiaro" e avrebbero bisogno di una "adeguata pubblicità, visto che la ricerca non solo viene finanziata con soldi pubblici, ma beneficia di numerosi incentivi e sgravi fiscali".
Altro punto chiave del documento riguarda i farmaci innovativi e quelli generici. Sul primo fronte si chiede che "il confronto dei nuovi preparati - spiega Quartini - avvenga non con un placebo come ora, ma con l'ultima ricetta più efficace, in modo che sia verificabile la maggiore qualità ed efficacia". Sul secondo aspetto la proposta è una campagna di sensibilizzazione, rivolta ai pazienti che li utilizzano molto poco, ma anche ai medici "perché propongano il preparato equivalente al posto di quello griffato".

Nella risoluzione c'è poi spazio per la lotta allo spreco, creato dalle maxi confezioni messe sul mercato dall'industria farmaceutica. I pentastellati chiedono di affidare al farmacista il compito di offrire preparazioni "personalizzate, contenenti con precisione il numero di compresse necessari al completamento del ciclo".
Infine, il documento affronta due grandi temi di politica sanitaria: la riforma dell'Aifa e l'istituzione di una casa di produzione pubblica. Il testo boccia la riforma inserita nel decreto Calabria che "di fatto non garantisce l'indipendenza dell'Agenzia", sottolinea Quartini. Per il parlamentare andrebbe evitato "il controllo diretto del governo e garantita l'autonomia".

Ultimo progetto è infine, come detto, quello di istituire una casa farmaceutica pubblica: "L'idea - sottolinea Quartini - non è fare concorrenza alle case private, ma avere uno strumento per intervenire in casi di emergenza. Questo nuovo soggetto pubblico potrebbe garantire i prodotti in caso di carenza, occuparsi della produzione degli orfani e dei vaccini nelle fasi epidemiche. Io sarei per istituirla da subito, ma intanto - sottolinea il deputato - si potrebbe partire dalla esperienza dello Stabilimento chimico farmaceutico militare, che è stato utilizzato nella emergenza Covid e ora è sotto utilizzato. Ha competenze straordinarie e potrebbe ampliare il suo raggio d'azione a favore della collettività".
Su questi aspetti, conclude Quartini, "ci aspettiamo il contributo di tutti, alcuni spunti potrebbero diventare proposte di legge parlamentari o essere oggetto di iniziativa del governo. Credo comunque che su tali temi ci sia la possibilità per azioni comuni".

 

 

La risoluzione

 

 

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram