03 Ottobre 2024

Dengue, il caso Marche sotto la lente

Sono 105 i casi accertati e 14 quelli probabili. L'Iss aggiorna i suoi dati e riscontra nelle Marche un calo in sette giorni del 93% delle infezioni. Le azioni messe in campo dalla Regione tra trappole per zanzare, disinfestazioni e test per i donatori di sangue

Di NS
Foto di FotoshopTofs

Negli ultimi giorni sta crescendo l’attenzione sulle Marche, e su Fano in particolare, per via dell’aumento di casi di Dengue, anche autoctoni. Una crescita sulla quale è alta l’attenzione ma che non desta al momento allarme. Tant’è che lo stesso Istituto superiore di sanità segnala negli ultimi sette giorni una riduzione del 93% delle infezioni nella regione.
Al 1 ottobre, comunica l’Iss, sono stati identificati diversi eventi indipendenti di trasmissione locale del virus Dengue in Italia: il focolaio di dimensioni maggiori, con 102 casi confermati di infezione, tutti sintomatici e identificazione di virus Dengue di tipo 2 (DENV-2), è localizzato in un comune nella Regione Marche. Nella settimana di sorveglianza 25 settembre-1 ottobre, continu l’Istituto, rispetto alla precedente (18-24 settembre), si osserva una diminuzione del 93% nel numero di casi segnalati per data di insorgenza dei sintomi. "Questo segnale di riduzione significativa del numero di nuovi casi di infezione - si legge nel bollettino - verrà verificato e confermato nelle prossime settimane. Casi sporadici e focolai più limitati di infezione autoctona da Dengue di tipo 1, 2 e 3 sono stati segnalati in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Toscana. Le indagini epidemiologiche in corso, al 1 ottobre 2024, non hanno mostrato evidenze di collegamenti epidemiologici/microbiologici tra loro o con i casi segnalati dalla Regione Marche".

Proprio la Regione, che oggi stesso ha riunito il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, fa sapere che a Fano sono 105 casi confermati e 14 i casi probabili di Dengue e sono tutti autoctoni. Ma conferma anche il trend discendente in atto, "con casi sporadici negli ultimi giorni e la curva di incidenza, che si basa sulla data inizio sintomi” Nel territorio, si legge in una nota, "sono state messe in atto tutte le misure di sanità pubblica previste in questi casi, come da indicazioni del Piano nazionale arbovirosi e della Circolare del ministero della Salute per i casi confermati con esposizione autoctona".  E poi ancora che "continuano le indagini epidemiologiche per definire le caratteristiche dei casi e le indagini entomologiche con il posizionamento di trappole per zanzare".
Nel dettaglio, la Regione ha predisposto queste trappole "per studiare in zone specifiche di Fano la consistenza della popolazione di zanzare ed il grado di infettività. Come comunicato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria Marche le ultime catture non hanno evidenziato la presenza di virus nelle zanzare catturate, come era invece stato rilevato nei giorni precedenti".

Inoltre, "sono state effettuate le attività di disinfestazione nel territorio cittadino ed è previsto un nuovo intervento nei prossimi giorni. Infine, il Centro regionale Sangue della Regione Marche ha indicato che, in caso di donazione di sangue, sia per i donatori di Fano che per quelli che sono stati a Fano anche per poche ore, venga effettuato il test per Dengue. Sono stati effettuati 438 accertamenti su residenti a Fano e 238 su persone transitate nella città. I risultati sono tutti negativi".

Al di là del caso specifico marchigiano, però, qual è il quadro nazionale? Secondo la sorveglianza Iss, sono 572 i casi di Dengue confermati dal 1 gennaio al 1 ottobre 2024 In base all’ultimo bollettino, 442 sono associati a viaggi all’estero e 130 casi autoctoni, l'età mediana è di 43 anni, 49% di sesso maschile e nessun decesso.

 

 

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