09 Aprile 2025

Ssn, "Nessun dirottamento di risorse alla Difesa"

Le rassicurazioni arrivano dal ministro della Salute Schillaci durante il question time alla Camera: "Sono strumentalizzazioni fuori luogo". Sul riparto delle risorse infine: "Rispetto al 2020, nel 2025 avremo 16 miliardi di euro in più e nel 2026 ben 20 miliardi in più destinati alla sanità"

Di NS
Ssn, "Nessun dirottamento di risorse alla Difesa"

La corsa al riarmo europea finisce per coinvolgere anche la sanità. Al punto che il M5s ha deciso di interrogare in Aula alla Camera direttamente il ministro Orazio Schillaci per sapere appunto "se intenda opporsi, per quanto di competenza, al pericoloso dirottamento di risorse dalla salute e dal welfare del nostro Paese a quello delle armi e della guerra". Nessun dirottamento di risorse: è questa la risposta secca che il ministro ha dato al deputato pentastellato Andrea Quartini, firmatario dell’interrogazione, durante il question time.

 

"In merito agli scenari internazionali attuali, devo sottolineare con fermezza che le politiche di miglioramento del Servizio sanitario nazionale non possono essere trattate con accostamenti approssimativi e fuorvianti a tematiche di politica estera e difesa", ha evidenziato il ministro. Per poi rimarcare: "Il governo sta affrontando con serietà e responsabilità tutte le sfide attuali, con una visione integrata che tiene conto delle diverse esigenze della nazione, senza 'dirottamenti' di risorse da un settore all'altro".
Secondo il responsabile del dicastero di Lungotevere Ripa, "queste strumentalizzazioni non solo sono prive di fondamento, ma rischiano di disorientare i cittadini, distogliendo l'attenzione dalle concrete azioni che il ministero della Salute sta realizzando per il riordino e il rafforzamento del nostro sistema sanitario".

"Per quanto riguarda il riparto delle risorse - ha poi aggiunto - stiamo valutando specifici interventi per le aree meno sviluppate con l'obiettivo di superare i divari territoriali. In continuità con la normativa vigente, lavoreremo all'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, garantendo un'offerta di prestazioni sempre più ampia e rispondente alle effettive esigenze di salute dei cittadini. Parallelamente, promuoveremo l'innovazione e la sostenibilità con processi mirati di disinvestimento da pratiche obsolete o controproducenti. Infine, per migliorare il benessere dei cittadini e ottimizzare la spesa, avvieremo progetti innovativi per incentivare stili di vita sani. Questi includono programmi informativi sui rischi legati alla sicurezza alimentare e nutrizionale, riorganizzazione dei servizi di dietetica e nutrizione clinica, iniziative per contrastare l'antibiotico-resistenza e misure per ridurre l'impatto ambientale dei fitosanitari".


Il ministro ha sottolineato infine che "nell'ultimo decennio, il Fondo sanitario nazionale ha registrato un progressivo aumento, con le sole eccezioni degli anni 2013 e 2015. Particolarmente significativo è stato l'incremento per l'anno 2024, con oltre 5 miliardi di euro in più rispetto all'anno precedente. Un dato ancora più rilevante - ha osservato - se consideriamo che abbiamo mantenuto, nel livello di finanziamento ordinario, l'intero ammontare delle risorse straordinarie stanziate durante la pandemia. Rispetto al 2020, nel 2025 avremo 16 miliardi di euro in più e nel 2026 ben 20 miliardi in più destinati alla sanità. A questi stanziamenti ordinari si aggiungono interventi straordinari; ricordo il contributo di oltre 1mld di euro erogato nel 2023 per sostenere il Ssn a fronte dei minori ricavi derivanti dal piano dello scostamento sui tetti di spesa per dispositivi medici".
"Il Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029 - ha concluso - delinea inoltre una strategia articolata che prevede: potenziamento degli strumenti di monitoraggio della spesa; sviluppo degli strumenti per l'assistenza e la non autosufficienza, migliorando la vigilanza dei fondi sanitari e introducendo misure per l'assistenza di lungo periodo; una programmazione mirata delle assunzioni di personale sanitario, con particolare attenzione alle specializzazioni attualmente carenti; rafforzamento dell'assistenza territoriale e dell'edilizia sanitaria".

 

 

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