15 Settembre 2025

Cibi ultra processati, Alleanza Verdi-Sinistra chiede un'indagine conoscitiva

La richiesta in una lettera al presidente della commissione Affari sociali della Camera arriva dalla deputata Avs Zanella, prima firmataria di una proposta di legge per bandire la pubblicità del junk food e promuovere la dieta mediterranea. I dettagli della pdl

Di NS
Foto di Maxime
Foto di Maxime

Un’indagine conoscitiva sui cibi ultra-processati. È la richiesta, formalizzata in una lettera al presidente della commissione Affari sociali della Camera che arriva da Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra a Montecitorio. "Ho inviato una lettera al presidente della commissione Affari sociali della Camera Ugo Cappellacci per chiedere l’avvio di una indagine conoscitiva sui cibi ultra-processati, origine di stili di vita insalubri e di malattie mortali, dannosi per il nostro organismo per lo scarso o nullo valore nutrizionale e l’alto contenuto calorico. Eppure, il cosiddetto cibo-spazzatura dilaga negli scaffali alimentari", ha spiegato la deputata di Avs che, tra l’altro, è prima firmataria di una proposta di legge per la promozione della dieta mediterranea e il divieto di pubblicità per i cibi ultra-processati.

LA PROPOSTA DI LEGGE
La pdl, quattro articoli in tutto, da febbraio è assegnata alla Commissione guidata dal forzista Cappellacci e si pone come finalità, recita appunto l’articolo 1, quella di "promuovere stili di vita sani, basati sui princìpi della dieta mediterranea come modello di corretta alimentazione, ai fini della prevenzione delle malattie legate alla nutrizione e quella di favorire la diffusione dell’impiego dei prodotti e delle specialità della dieta mediterranea nei sistemi di ristorazione collettiva e in particolare nelle mense scolastiche". Cuore del provvedimento è rappresentato dall’articolo 3 che vieta qualsiasi forma di pubblicità, "anche indiretta, relativa ai prodotti alimentari ultra-processati, effettuata con qualsiasi modalità e mediante qualunque mezzo di diffusione, comprese le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive e radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media”. Con relativa sanzione amministrativa per i trasgressori: il pagamento di una somma pari al 20 per cento del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e “in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, a 50.000 euro". 

LA RICHIESTA AI MINISTRI SCHILLACI E LOLLOBRIGIDA
"Noi di Avs abbiamo presentato una proposta di legge per vietare la pubblicità di questi cibi, al fine di tutelare i minori e per contrastare i disturbi alimentari, mentre chiediamo che i ministri della Salute e dell’Agricoltura Schillaci e Lollobrigida definiscano al più presto le caratteristiche della dieta mediterranea e la promuovano. Per maggiore consapevolezza del Parlamento e del paese sarebbe assi utile discutere di questa materia sulla base di dati relativi alla produzione e alla commercializzazione dei cibi ultra-processati, ed è ciò che chiediamo di promuovere alla commissione", conclude Zanella.

 

 

La pdl


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